Quella secondo cui il Durello, vitigno veneto, possa essere un’alternativa valida per i produttori di Spumanti Metodo Classico, è una ipotesi che circola da qualche tempo. Ma non è solo il Veneto a poter offrire una simile opportunità. La Campania, infatti, ha un vitigno altrettanto valido per ottenere lo stesso risultato: l’Asprinio.
Uva e Cambiamenti Climatici
Il presidente USA Donald Trump è oggi uno dei più fermi negazionisti del fenomeno dei cambiamenti climatici. Il 45° Presidente degli Stati Uniti, infatti, da quando è stato eletto, si è più volte schierato contro la politica del suo predecessore, Barack Obama, sul tema della riduzione delle emissioni di Gas serra.
Il rialzo delle temperature, tuttavia, è oggi fatto innegabile. Persino il Pentagono, pochi giorni fa, è andato in controtendenza rispetto a Trump, affermando che ben 3500 basi USA sono in pericolo a causa di fenomeni climatici estremi. Che sempre più spesso si verificano da una parte all’altra del pianeta.
Dei cambiamenti climatici sono ben consapevoli soprattutto i viticoltori. Oltre a quelli che producono spumanti col Metodo Classico.
Il Metodo Classico consiste nel far rifermentare in bottiglia una miscela di vini base, detta cuvée, al quale è stata aggiunta una miscela di zuccheri e lieviti. Questi ultimi trasformano gli zuccheri in alcol etilico ed arricchiscono il vino di schiuma.
I vini impiegati per il Metodo Classico sono, in genere, il Pinot Noir, il Pinot Blanc e lo Chardonnay. Vini scelti, in particolare, per la loro acidità. Una caratteristica che oggi viene sempre più a mancare, in queste uve, a causa delle estati torride che producono elevati tenori zuccherini.
Portare i vigneti ad altitudini proibitive non è servito, ma la natura sembra aver fornito ai produttori due valide alternative: il Durello veneto e l’Asprinio campano.
Due uve, due vini
Il Durello, o Durella, nasce in Veneto ed ha questo nome per via della buccia coriacea dei suoi acini. Di contro, l’Asprinio è tipico della Campania della zona di Aversa, dove si produce la DOC omonima.
Il primo è sempre stato usato come vino da taglio, ma da pochi anni i produttori lo stanno vinificando anche da solo, nelle varianti spumantizzate sia Charmat sia Metodo Classico. Un esempio è il Lessini Durello DOC. Il secondo ha una storia diversa dal Lessini, una storia di cui presto vi parleremo in un apposito articolo e presentandovi un grandissimo produttore di questo vino in Campania, Salvatore Martusciello.
La storia dell’Asprinio è particolare, ma si presta anch’esso a questo tipo di produzione, tant’è che l’azienda di famiglia in cui Salvatore si è specializzato, “Grotta del Sole”, lo produceva appunto come Metodo Classico.
Durello e Asprinio sono simili proprio perché nascono su territori vulcanici, con elementi che conferiscono sapidità ai vini.
Dunque, perché non sfruttare questa opportunità?
I Produttori
Tra i produttori di Durello si distinguono, come riporta anche Il Sole 24 Ore, Giannitessari di Roncà (VR), il Consorzio dei Lessini Durello Spumante e Fongaro di Roncà (VR).
La Campania, oltre a Martusciello che lo produce, però, con il Metodo Charmat, l’Asprinio è lavorato anche da Masseria Campito, che sarà una delle prossime mete di Ritmodivino.
Sarà da uno di questi produttori che uscirà il metodo classico di domani?
2 commenti su “Il Durello e l’Asprinio, alternative per il Metodo Classico?”
paolo calvanico
(7 Agosto 2018 - 11:00)leggo solo oggi quest’articolo su Durello e Asprinio, molto bello questo dualismo che avete messo in evidenza. Vi aspetto presto in azienda da noi.
Paolo Calvanico
Masseria Campito
Ritmodivino
(7 Agosto 2018 - 15:30)Gentile signor Calvanico, La ringraziamo per il commento e per le Sue parole, verremo senz’altro a trovarla in Azienda per un abbinamento artistico e musicale speciale!