Il motivo della guerra intestina tra il Presidente della Repubblica Francese e il ministro della salute Agnès Buzyn è il vino. Per l’ematologa, infatti, il vino “è come tutti gli alcolici e fa male alla salute”, ma il presidente si oppone “io lo bevo a pranzo e a cena”
In Francia il vino è come la baguette e come la Tour Eiffel. E, infatti, i francesi non sono mai riusciti a fidarsi completamente – afferma Stefano Montefiori, corrispondente da Parigi per Repubblica – del loro ex-presidente Sarkozy, astemio.
Stavolta, il motivo del contendere in un paese in cui il vino è parte dell’immaginario collettivo, è stato una dichiarazione della ministra della salute.
Agnès Buzyn, questo il nome della ministra, 55 anni, ha infatti dichiarato a France 2 che “Il vino è come tutte le altre bevande alcoliche. L’industria del vino ha voluto farci credere finora che il vino sia diverso dagli altri alcolici. Bé, è falso”.
Questa dichiarazione ha fatto esplodere un conflitto in un paese che vive di vino.
La Francia, infatti, è un paese in cui vino e alcolici sono al secondo posto nella classifica delle maggiori esportazioni, dietro l’industria aeronautica. La Francia è il paese in cui nell’85% dei casi si stappa una bottiglia. E dove Champagne, Bordeaux e Bourgogne sono sinonimi di nettare di qualità.
I produttori, infuriati, si sono rivolti a Macron mentre le Figaro veniva sommerso da lettere di professionisti e medici che davano ragione alla ministra, affermando che l’alcool uccide cinquantamila persone all’anno. E che il 60% dei consumi di alcool è costituito da vino.
Macron li difende andando contro la ministra: “Bevo vino due volte al giorno” e tirando fuori una vecchia citazione di Georges Pompidou: “Non rompete le scatole ai francesi”.
Ma come aggiunge il corrispondente da Parigi, la guerra civile del vino, in Francia, sembra ancora solo all’inizio.