Il celebre vino rosso toscano, uno dei migliori cru di Bolgheri, è stato premiato a Roma con il “Premio Speciale della Giuria” agli Oscar del Vino.
Importante riconoscimento, a Roma, per uno dei migliori cru di Bolgheri, il Masseto.
L’annata 2014 del celebre rosso toscano è stata infatti premiata a Roma, al Cavalieri Waldorf Astoria, con il Premio Speciale della Giuria alla 19ma edizione degli Oscar del Vino.
A ritirare il premio è stato il Marchese Ferdinando Frescobaldi, presidente di Masseto.
“E’ con un piacere enorme che ricevo per conto di Masseto 2014 il riconoscimento dell’Oscar del Vino che celebra il lavoro continuo del team Masseto”, ha dichiarato il Marchese, che ha aggiunto: “L’annata 2014 rimarrà nella storia come una delle più lunghe e tardive vendemmie di sempre, in cui l’unicità del terroir ha giocato un ruolo fondamentale. Stilisticamente il vino mostra equilibrio con tannini dolci e morbidi e complessità aromatica. Esprime raffinata sensualità e vellutata seduzione elegante e classica allo stesso tempo“.
Secondo Frescobaldi, inoltre, “L’annata 2014 testimonia la capacità di Masseto di resistere a condizioni climatiche irregolari grazie anche al ruolo fondamentale dell’argilla e del complessivo equilibrio naturale delle viti. Una combinazione del terroir e dell’interpretazione umana. Inoltre il 2016 è stato un anno speciale per Masseto, abbiamo infatti iniziato degli scavi nel cuore della collina di Masseto per mettere le fondamenta di una cantina dedicata che sarà completata per la vendemmia del 2018“.
Poi, una nota su un importante ritrovamento a Bolgheri: “Abbiamo assistito alla scoperta delle argille blu, impermeabili, che nascondono segreti di milioni di anni. Masseto è un luogo unico. La collina di Masseto, che si affaccia sul Mar Mediterraneo, può essere suddivisa in tre sezioni principali per i suoi diversi sottosuoli che, insieme, conferiscono al vino un carattere indimenticabile. Una combinazione intrigante della struttura e dell’opulenza abbinata all’eleganza e alla morbidezza. Masseto deve la sua personalità distinta alle argille blu dell’Era del Pliocene che dominano i suoi suoli”.