Stavolta siamo andati in visita da un grande amico di Ritmo diVino…da Salvatore Martusciello a Quarto (NA), in visita alla sua azienda “Salvatore Martusciello Vini di Persistenza”!
Venerdì scorso, noi di Ritmodivino ci siamo recati a Quarto alla cantina di Salvatore Martusciello.
Se Salvatore non fosse Salvatore, siamo certi che lui si sarebbe già annoiato di noi.
A causa del meteo, e del Burian che è imperversato su tutta la penisola, abbiamo rinviato più volte la visita alla sua cantina.
Questa volta, poi, ci siamo arrivati con un preavviso minimo. E quando vai in una cantina incastrando gli eventi per sfruttare quell’unico raggio di sole che fa capolino tra le nuvole, un produttore non è sempre contento.
La cantina è uno spazio di lavoro e ogni produttore ha i suoi “segreti”.
I tempi di lavoro sul vino sono scadenzati e imprevedibili, e quelli delle visite devono essere attentamente pianificati.
Salvatore, invece, vive di vino ed è una persona di rara squisitezza e cordialità. Già quando avevamo preparato per lui l’abbinamento vino-musica-arte che potete trovare sul nostro sito, lui ci aveva riempiti di leccornie e di racconti di vita in campagna.
Oggi dovevamo acquistare il profumo del suo OttoUve Gragnano e quindi il tempo per avvertirlo è stato poco. Un semplice “veniamo venerdì”, seguito da una conferma mentre eravamo già in macchina. A Pozzuoli. A cinque minuti dalla sua cantina.
Per noi, andare all’azienda “Vini di Persistenza” di Salvatore e Gilda è come andare a casa. La prima volta, da perfetti sconosciuti, lì per una degustazione e per un abbinamento speciale, fummo accolti da ogni ben di Dio.
Panini napoletani, formaggio, prosciutto, salame e, ovviamente, il suo Gragnano OttoUve, una meraviglia per il palato.
L’OttoUve deriva il nome dal fatto che Gilda e Salvatore lo realizzano, oltre che con le uve Aglianico, Piedirosso e Sciascinoso, con quelle autoctone. Queste sono la Santantonina o Uva del Sabato, la Zauca, la Sulbegna, la Suppezza e la Castagnara.
Si tratta di un vino raro che Salvatore produce con passione ed amore per una terra, la Penisola Sorrentina, che lui vive da quando era ragazzino (perché ragazzo lo è ancora).
Salvatore non si definisce erede della tradizione familiare che lo vede discendere dalla famiglia che gestiva, fino a pochi anni fa, la rinomatissima “Grotta del Sole”.
La sua azienda è completamente nuova, e lui ha deciso di specializzarsi nella produzione del Gragnano perché, vivendo la sua giovinezza tra le vigne a picco sul mare, attraverso mulattiere e viottoli di campagna, Salvatore ha imparato a conoscere produttori, uve, terreni, rarità, contadini e tutti coloro che nella terra hanno riversato il loro amore.
Il risultato è un vino floreale, frizzante, gustoso, che emoziona il palato per tanto tempo.
Persino ora, che sono al lavoro su questo piccolo pezzo e racconto le sensazioni gustative provate assaporando OttoUve, risento il suo aroma in bocca: la dolcezza dell’uva che è sublimata in frizzantezza; la delicata pressione che l’anidride carbonica prodotta naturalmente dalla fermentazione esercita sul tappo dell’OttoUve. L’abbinamento ideale che abbiamo avuto modo di sperimentare con questo vino è una eccellenza della nostra terra, la Campania.
Con il suo tannino vivo, infatti, questa espressione di Gragnano è perfetto con la Margherita. Un’estasi sensoriale, che è stata arricchita con la frizzantezza del Trentapioli Asprinio di Aversa Metodo Classico di Salvatore e Gilda, seconda eccellenza di questa piccola cantina, ma prodotto di altrettanta grazia ed equilibrio.
Un vino che ci ha sopreso per il suo bellissimo perlage. Sembravano catenine d’oro che risalivano con precisione geometrica dal fondo del bicchiere fino all’estremità del calice, emanando profumi di pasticceria e pane fresco, nonostante l’uva Asprinio sia un’uva aspra, poco generosa in termini di gusto e soprattutto difficile.
Una visita eccezionale che vi consigliamo di fare, questa da Salvatore! La sua cantina si trova in via Spinelli 2 a Quarto, Napoli.