I ragazzi dell’istituto alberghiero Gae Aulenti del capoluogo piemontese lo hanno realizzato in laboratorio. E’ il robot sommelier, che grazie alla sua IA sarà in grado di fare l’analisi chimica e organolettica del vino. Verremo sostituiti?
Il robot sommelier nasce a Biella, ad opera dei ragazzi dell’Istituto Alberghiero Gae Aulenti, guidati dal professor Giuseppe Aleci.
Gli studenti lo hanno realizzato in laboratorio, e grazie ad una intelligenza artificiale opportunamente progettata, il robot è in grado di assaggiare il vino e valutarlo. Già a partire dall’etichett.
Il prototipo si chiama Sommelierobot e impiega i servizi Microsoft per il riconoscimento visivo, così può individuare se sta approcciando un calice di vino oppure una bottiglia.
Grazie ad una tecnologia di memorizzazione può inoltre memorizzare ogni etichetta e farne un catalogo mentale, fornendo poi i giudizi sul vino attraverso dei sensori che monitorano l’assaggio.
All’interno del Sommelierobot c’è anche un assistente virtuale simile a Siri di Apple e a Cortana di Microsoft. Quest’ultimo risponde a chi gli fa domande ed è in grado di farlo in maniera tecnica.
Umani sostituiti, dunque?
Per niente, secondo il professor Aleci, il quale commenta: “Non potrà mai sostituire l’uomo per la varietà infinita di sensazioni che il nostro palato è in grado di provare”.
“Può rivelarsi, però”, conclude il professore, “Un valido strumento per un controllo in cantina”.