Ritmodivino era presente all’evento di sabato scorso al Castello della Leonessa di Montemiletto (AV). Grande partecipazione di pubblico ad un evento che ha esaltato alla grande l’Irpinia del vino.
Si è concluso sabato alle 21 l’evento Ciak Irpina al Castello della Leonessa di Montemiletto, in provincia di Avellino.
Grande partecipazione di pubblico ed addetti ai lavori ad un evento che ha esaltato l’Irpinia del vino.
Nelle suggestive stanze del castello baronale sono intervenuti circa trenta produttori ed anche alcuni buyers cinesi, preventivamente accolti a Montemiletto dal sindaco Agostino Frongillo.
Noi di Ritmodivino eravamo tra gli addetti ai lavori, ed abbiamo avuto la possibilità, come sempre, di emozionarci e, quindi, di emozionarvi, con le nostre sensazioni.
Abbiamo incontrato diversi produttori, iniziando con la Cantina dei Monaci in Santa Paolina fino a Borgodangelo viticoltori in Sant’Angelo all’Esca, seguendo un percorso circolare che ci ha permesso di incontrare anche Vini Manimurci, Bellaria, Dodici Ettari, Gerardo Perillo, la Tenuta Scuotto, la Tenuta Cavalier Pepe, Antica Hirpinia e Quintodecimo, oltre a numerosi altri produttori che hanno fatto del vino la loro ragione di vita.
I vini che abbiamo assaggiato erano tutti di alta qualità, e tutti rappresentativi della loro zona di produzione.
Particolarmente sorprendenti sono stati il Taurasi Poema della Cantina Manimurci, un vino del 2007 che ci ha sorpresi, nonostante la vetusta età, per la sua ancora vivida forza, e per gli intensi profumi.
Altra sorpresa è stato il Taurasi DOCG dell’Azienda Agricola Bellaria, un vino molto equilibrato sia nei profumi che al palato. Un vino molto elegante!
Abbiamo quindi incontrato i produttori di DODICIETTARI, milanesi che si sono innamorati a tal punto del terroir irpino da decidere di investire nei vigneti di aglianico della nostra regione. Si tratta di un’azienda giovane che si sta, però, distinguendo sin d’ora per l’ottima qualità e struttura del proprio vino.
Tra i rossi, molto sorprendente è stato il Campi Taurasini Irpinia DOC di Borgodangelo, azienda sita in Sant’Angelo all’Esca come la Tenuta del Cavalier Pepe. Il loro nettare era un vino con marcate note di frutti rossi e spezie, un bellissimo prodotto molto distintivo del nostro territorio, dotato di un tannino spiccato che però non intacca la freschezza.
Ultimo rosso che citiamo è l’Opera Mia di Milena Pepe, che racconteremo emozionalmente nei prossimi giorni. Siamo stati, infatti, ospiti di Milena proprio pochi giorni prima di Ciak Irpinia.
Tra i bianchi, quelli che ci hanno maggiormente emozionato sono stati il Greco di Tufo dell’azienda Quintodecimo, vino che non ha bisogno di presentazioni, essendo un prodotto nato dalla sapiente esperienza del professor Mojo.
Da ricordare il Decimo Sesto Greco di Tufo della Cantina dei Monaci, caratterizzato da intensi aromi floreali e da una buona sapidità, e la Falanghina di Antica Hirpinia, cantina di Taurasi che produce comunque un ottima versione dell’omonimo rosso DOCG.
Una menzione particolare la riserviamo al Fiano Campania IGT della Tenuta Scuotto “Oi Nì”, un vino strutturato dai sentori floreali che ti avvolgono e da una freschezza che non si dimentica.
Al termine dell’evento, la serata è stata allietata da una sfilata in costume e da musica medievale.
Un evento ben organizzato in una location decisamente fiabesca, bellissima cornice che ha ancor più valorizzato i vini di questa terra.