L’evento più importante sul vino italiano dopo il Vinitaly è in scena in queste ore a Castel dell’Ovo nel salotto buono della città di Napoli. Come sempre attenti a tutto ciò che è qualità, noi di Ritmodivino eravamo in prima linea. E vi raccontiamo cosa abbiamo scoperto.
I Numeri
250 cantine, 3000 etichette diverse e 30 buyers.
Sono questi i numeri dell’edizione 2018 di Vitigno Italia, la rassegna dei territori vitivinicoli italiani, tenutasi come ogni anno nel salotto buono della città di Napoli, a Castel dell’Ovo.
Nell’antica fortezza di origine normanna, elemento di spicco del panorama del golfo di Napoli, completamente contorniato dalle acque del Tirreno, noi di Ritmodivino siamo andati a caccia di novità.
Come prevedibile, non siamo rimasti affatto delusi.
La Visita: il Padiglione A
La nostra visita è iniziata nel salone A. Dopo l’immancabile saluto al nostro caro amico Salvatore Martusciello, che ci ha ancora una volta deliziato con i suoi vini, abbiamo iniziato il tour delle sale, in un ideale saliscendi da Nord a Sud.
Una delle prime emozioni è stata quella della cantina MONTALBERA, 160 ettari di vigne nel magnifico panorama delle Langhe piemontesi. Proprietà della famiglia Morando, l’azienda produce tutte le tipicità vinicole del territorio piemontese, dal Ruche di Castagnole Monferrato al Barolo, passando per il Grignolino e l’immancabile Barbera d’Asti, degno di una menzione particolare.
Dal nord siamo passati al sud con l’azienda siciliana FIRRIATO. Firriato ha sede a Paceco, in provincia di Trapani. Firriato propone nettari dai più tipici e tradizionali vitigni siciliani, dal Nero d’Avola al Grillo. Di loro abbiamo assaggiato il premiato Quater Vitis, ottenuto da Nero d’Avola, Perricone, Frappato e Nerello, oltre all’Harmonium. Quest’ultimo è Nero d’Avola in purezza, ed è uno dei prodotti di punta dell’azienda. Chiude l’assaggio uno Zibibbo passito, ideale compagno di una fresca Cassata o un cannolo.
Dopo Firriato si torna in Campania. Ci presentiamo all’azienda casertana VESTINI CAMPAGNARO, specializzata nella lavorazione degli autoctoni casertani Pallagrello e Casavecchia. Il vino della tenuta Campagnaro che maggiormente ci ha colpiti è stato il Pallagrello Bianco. Fresco, sapido e ricco di gusto, è un vino ideale da bere in estate.
Promettiamo ai produttori che li visiteremo molto presto in cantina per un abbinamento artistico e musicale, quindi passiamo al padiglione successivo, il B.
La visita: il Padiglione B
Il padiglione B ospita alcune delle eccellenze Irpine come Villa Matilde, il Consorzio Tutela Vini d’Irpinia e la Tenuta Cavalier Pepe, ma non solo.
Iniziamo la visita salutando Milena Pepe dell’omonima tenuta. Della TENUTA CAVALIER PEPE assaggiamo il top di gamma dell’azienda, il Taurasi commercializzato con il nome de La Loggia del Cavaliere. Vino dal colore vivissimo, vivace e fresco, è un Taurasi DOCG che sembra essere stato appena vinificato. Un prodotto eccellente, un vero racconto delle terre d’Irpinia che Milena ha raccolto in un cru.
Dalla Tenuta Pepe si passa al FEUDO SPADA, azienda umbra che collabora anche con SAN SALVATORE 1988, azienda che ha sede a Paestum, in provincia di Salerno. Molto fresco e di pronta beva è il loro grechetto Umbria IGT, ma quello che ci sorprende in particolare è il loro rosso a base di Viognier e Syrah. Un vino dal color porpora e dai profumi di spezie e sottobosco.
Al piano superiore: il padiglione G
Dopo la visita al Feudo Spada, saliamo al piano superiore e continuiamo il tour con il padiglione G.
Ci fermiamo ad incontrare i produttori di MALVAZIJA ISTRIANA. Spieghiamo loro del nostro lavoro fatto di vino e musica e poi assaggiamo il loro prodotto di punta, in due versioni: la prima, del 2017, è un vino con una spiccata acidità e mineralità. La versione del 2016 si presenta, invece, con una minore acidità e quindi una maggiore rotondità, dovuta ad un breve invecchiamento in legno.
Un’altra bella scoperta è stata la CANTINA PRODUTTORI SAN PAOLO. Con sede ad Appiano, in Trentino Alto Adige, la cantina ci ha deliziati con un Moscato Giallo davvero ottimo. Un vino molto piacevole e ricco di profumi, da poter bere in ogni momento della giornata. Magari in barca, circondati dall’acqua di mare. Assaggiamo poi una punta di spumante PRAECLARUS BRUT, un prodotto distintivo, caratterizzato da una buona acidità e fragranza. Molto buono anche il loro Pinot Noir, che racconta tutte le tipicità di questo territorio.
L’ultima tenuta che visitiamo del padiglione G è CESTE, azienda piemontese che ci fa degustare il ROERO ARNEIS, sapido e vivace, oltre alle due versioni di BARBERA D’ALBA e BARBERA D’ALBA SUPERIORE. Quest’ultimo è un vino corposo, con sentori di spezie e frutti rossi.
Una vera scoperta!
Di nuovo al piano terra: i padiglioni C e D
Mentre lasciamo il piano superiore per tornare al primo piano, piccola deviazione nel mondo della birra e del sigaro.
Una donna è intenta a mostrare al pubblico come i Toscano vengono realizzati, interamente a mano, e decidiamo di fermarci ad osservarla. Nel frattempo, un relatore AIS racconta dell’abbinamento tra sigaro e birra artigianale, di cui assaggiamo una STOUT realizzata per l’occasione e non ancora in commercio da un gruppo di appassionati ischitani in procinto di avviare la loro Brewery.
Nella sala C incontriamo i consorzi campani di tutela del Sannio e del Vesuvio e ci intratteniamo con GMA IMPORT EXPORT, che propone in Italia una serie di ottime BELGIAN TRIP. Il padiglione D, invece, propone cantine importanti come TORRICINO di Stefano di Marzo, DONNACHIARA, CANTINE RAO e la tenuta ADELINA MOLETTIERI. Incrociamo anche la TENUTA CASOLI, che abbiamo visitato a Novembre 2017.
Un successo di pubblico
La nostra visita si conclude con un brindisi finale di nuovo in compagnia di Salvatore Martusciello e sua moglie Gilda.
Gustiamo per l’ennesima volta il suo OTTOUVE GRAGNANO mentre la folla dei visitatori serali comincia ad aumentare. Sono ormai quasi le 20 e la nostra visita volge al termine.
Insieme al vino, ci concediamo un assaggio di formaggi gentilmente offerti dall’azienda SOGNI DI LATTE ed un magnifico bocconcino di MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA DOP del Consorzio Tutela Mozzarella di Bufala.
C’è spazio anche per un’assaggio di ottimo olio STILLA, azienda di Roccadaspide in provincia di Salerno, la cui titolarità è della AgriOIL S.p.a.
Nel complesso manifestazione splendida e ben organizzata. Il tutto condito dal sole e dal panorama stupendo del Golfo di Napoli. Vitigno Italia continua anche oggi con la giornata conclusiva.