Per l’abbinamento artistico dei vini di Milena Pepe abbiamo scelto il film che, in Francia, aprì la stagione della “Nouvelle Vague”, il movimento che celebrava lo splendore del vero, senza artifizi che potessero compromettere la realtà. E come Jean-Luc Godard mostrò al pubblico, in celluloide, un mondo che stava cambiando, così i prodotti della Tenuta Cavalier Pepe sono l’emblema del far bene, stando al passo con i tempi e rinnovandosi di continuo.
Nelle due ultime settimane, noi di Ritmo diVino abbiamo avuto modo di incontrare Milena Pepe più di una volta.
Eravamo stati nella sua bellissima tenuta, 70 ettari nel cuore più profondo dell’Irpinia, a Luogosano (AV), una decina di giorni prima di rincontrarla a Ciak Irpinia e a Vitigno Italia. In tutte e tre le occasioni, è sempre stato un piacere incontrarla, ed essere considerati da lei ben più di semplici visitatori.
Milena e la sua tenuta sono state, infatti, presenze costanti nel nostro percorso di avvicinamento al vino.
Io che scrivo, sono stato alla Tenuta Pepe quando ero appena iscritto al corso di qualificazione professionale per diventare sommelier. Ludovico e Nicola, che con me curano la testata, la conoscono da tempi più remoti, ossia da quando Milena era proprio agli inizi della sua esperienza produttiva.
Milena è coinvolgente, gentile e sempre allegra. E’ un pozzo di idee che sa proporre, ogni volta, qualcosa di nuovo. Per questo ci piace conversare e degustare i suoi vini favolosi in sua compagnia, parlandone a voi che ci leggete cercando di trasmettervi le nostre stesse emozioni.
La tenuta è opera di suo padre Angelo, insignito nel 1998 della nomina di Cavaliere del Lavoro dall’allora Presidente della Repubblica Italiana Oscar Luigi Scalfaro. Milena, però, è colei che ha portato l’azienda Pepe nel XXI Secolo.
Conseguita la laurea in viticoltura ed enologia in Francia e in marketing in Belgio, Milena è tornata nella sua terra ed ha preso in mano le redini dell’azienda.
Qui Milena ha realizzato, per lei e per la Tenuta di famiglia, qualcosa di “godardiano”. Come il regista, con il suo “A bout de Souffle”, film del 1960 con Jean-Paul Belmondo e Jean Seberg, mostrarono al mondo l’irrequietezza di una Francia che si stava rinnovando, così Milena è riuscita a mettere insieme tradizione e continuità.
Sul suo sito internet www.tenutapepe.it, è chiaramente detto che “Dietro ogni impresa di successo c’è qualcuno che ha preso una decisione coraggiosa”. Quello stesso coraggio che ebbe Godard nel rompere gli schemi tradizionali del cinema e proiettarsi nel futuro, Milena lo ha avuto creando una delle più grandi realtà vitivinicole della Campania, ben 70 ettari che oggi accolgono appassionati di tutto il mondo, i quali possono conoscere non solo il vino e l’olio, ma tutta la nostra terra.
A lei auguriamo ancora tanti anni di innovazione e successi. Il mondo è di noi giovani e lei è un modello.