Complice un’estate piovosa e un inverno insolitamente umido, la vendemmia 2018 è già iniziata. In Francia, viticoltori all’opera per raccogliere le uve da Champagne, mentre in Italia si raccoglie già in Emilia Romagna.
Per la quinta volta dal 2003, la vendemmia in Francia inizia nell’ultima settimana di agosto.
Complice il riscaldamento globale, unito ad una primavera calda e piovosa ed un inverno piuttosto umido, la maturazione delle viti da Champagne è già arrivata al termine.
In alcuni villages, i vignerons sono già in azione e stanno raccogliendo le uve che saranno destinati al processo di spumantizzazione.
La raccolta riguarda al momento soprattutto i bianchi destinati alla produzione di Champagne, mentre dalla prima decade di settembre si inizieranno a prelevare dai rami anche i grappoli di uva rossa.
Come si legge sul sito www.champagne.com, la raccolta sarà effettuata quasi ovunque a mano. La zona ammonta a circa 80.000 acri di terreni vitati e lo Champagne può essere considerato una posizione unica per affrontare il cambiamento climatico.
La regione sta operando in maniera attiva per rispondere ai cambiamenti che avvengono nel mondo mantenendo il suo impegno per la qualità ed è anche in prima linea per verificare l’impatto ambientale con studi attenti sull’emissione dell’anidride carbonica nell’atmosfera.
Anche quest’anno sarà testa a testa tra la Francia e l’Italia in termini di produzione, con un leggero vantaggio per il Bel Paese, ove la vendemmia, per ora, è iniziata solo in Emilia Romagna.
Anche qui la raccolta sta interessando solo i bianchi, in primis Albana, Pignoletto e Ortrugo. Dalla prossima settimana si dovrebbe iniziare con i rossi.
Secondo Coldiretti la qualità del vino 2018 sarà positiva. Per l’Emilia Romagna, che, come detto, ha già iniziato la vendemmia, è prevista una produzione di circa 7 milioni di quintali di uva.