Una indagine del mercato online Cortilia, che mette in contatto consumatori e agricoltori, svela il rapporto degli italiani con il vino. Un italiano su due lo beve abitualmente, anche se non tutti i giorni. Uno su tre stappa una bottiglia ogni tanto, mentre solo uno su cinque segue la filiera. L’attenzione, per fortuna, è sempre rivolta alla qualità.
Numeri interessanti arrivano da Cortilia, mercato online che mette in contatto consumatori e agricoltori.
Nel pieno della vendemmia 2018, iniziata alla fine dello scorso agosto a partire dall’Emilia Romagna e dalla Sicilia per poi proseguire lungo lo stivale, Cortilia rivela quelle che sono le abitudini degli italiani in materia di enologia.
Gli italiani bevono ancora poco rispetto a quanto il Bel Paese è in grado di produrre, ma il trend, per fortuna, sembra si stia invertendo.
Per quanto il vino, infatti, sia una bevanda alcolica, e l’abuso di alcol resta la principale causa di morte nel mondo secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sono molte le ricerche che svelano che bere la bevanda di Bacco moderatamente abbia effetti positivi sul nostro organismo.
Attualmente, il 18% degli italiani beve vino tutti i giorni, soprattutto a cena. Se, tuttavia, consideriamo coloro che fanno uso di vino in maniera non abituale, la percentuale arriva al 48%. Un italiano su tre, invece, vale a dire il 33% degli intervistati, stappa una bottiglia solo nelle occasioni speciali.
Dall’indagine di Cortilia risulta che il Nord del vino è ancora trainante nelle scelte dell’italiano medio.
I rossi più bevuti sono il Nebbiolo (Piemonte) e l’Amarone della Valpolicella (Veneto). Tra i bianchi, un successo notevole lo sta avendo il Gewurztraminer (Alto-Adige) e i vini spumanti della Franciacorta (Lombardia).
Il terzo vino più scelto dagli italiani è invece il Calabrese o Nero D’Avola, vino siciliano di gran corpo apprezzato e gradito da molti bevitori insieme all’intramontabile Chianti (Toscana). La Sicilia è l’unica regione del Sud ad essere presente nella classifica di Cortilia.
Per quanto riguarda gli abbinamenti, gli italiani si mantengono tradizionalisti e preferiscono il bianco sul pesce e il rosso sulla carne.
Sono, però, attratti dalle etichette e una etichetta accattivante sembra attrarre una percentuale pari al 50% dei selezionatori. Solo il 18% dei bevitori e degustatori, invece, non perde occasione per informarsi, scegliendo prodotti della filiera corta anche in cantina.