La nostra costante ricerca di emozioni enologiche campane ci ha portati alla scoperta di una giovane, esuberante, cantina salernitana: Viticoltori Lenza
Tra vigneti e purosangue
Siamo a Pontecagnano, città industriale tra il golfo di Salerno e i Monti Picentini, all’interno di un’antica azienda agricola un tempo dedita all’allevamento di cavalli da corsa. Un posto nel quale il tempo sembra essersi fermato.
In una zona densamente industrializzata, a due passi dall’aeroporto (chiuso) di Salerno Costa d’Amalfi, tra le serre che sfruttano i terreni circostanti per la produzione intensiva di ortaggi, la famiglia Lenza (in particolare Valentino, suo figlio Guido e la moglie Ida), hanno scelto di non inchinarsi alle ragioni commerciali e allo sfruttamento della natura, realizzando il progetto – da molti ritenuto folle – di impiantare vigneti.
Il legame indissolubile della famiglia con il mondo ippico è presente nello stemma dell’azienda e nell’etichetta delle bottiglie.
L’azienda inizia la sua attività di produzione nel 2013, partendo da un vigneto di sei ettari di proprietà familiare sito nel comune di Montecorvino Rovella (SA). La prerogativa dell’azienda è quella di impiegare, per i propri vini, esclusivamente monovarietale di aglianico.
Visitando l’azienda e passeggiando tra i filari si viene colpiti dal fervore e dalla passione di Guido nel raccontare questa sua avventura. Guido è una persona dinamica che non si ferma mai, sempre pronto ad affrontare nuove sfide.
La sua filosofia è quella di ottenere vini di qualità senza sofisticazioni, realizzando dei prodotti quanto più possibile rappresentativi del territorio da cui nascono e crescono, strizzando però l’occhio all’innovazione.
I vini
Pur utilizzando una sola varietà, i Lenza – coadiuvati dalla sapiente mano dell’enologo Sergio Pappalardo – sono stati in grado di elaborare quattro vini, ognuno capace di dare emozioni differenti: il Gabry, il Donna Palmina, il Valentinia e il Massaro.
I nomi dei vini scandiscono la vita della famiglia Lenza: il Gabry, a cui Guido è molto legato perché nasce da una sua personale idea e segna la sua entrata nell’azienda, è dedicato alla figlia Gabriella.
Si tratta di un rosato frizzante, senza solfiti, realizzato con il metodo ancestrale della rifermentazione in bottiglia.
Il Donna Palmina, che reca – invece – il nome della nonna di Guido, né è la sua versione ferma.
Oltre a queste due chicche, l’Aglianico viene vinificato nelle sue tradizionali varianti, quella con evoluzione per 12 mesi in acciaio (il Massaro) e quella con evoluzione per 18 mesi in tini di rovere (il Valentinia).
Il Valentinia è dedicato al nonno, mentre nel Massaro ritorna il legame con il mondo dei cavalli, essendo quest’ultimo, nell’Italia meridionale, il mezzadro.
La giornata che passiamo con Guido è un susseguirsi di emozioni e racconti: si passa dalla storia dell’azienda al verde dei vigneti al profumo del mosto in fermentazione, per concludersi con gli odori e i sapori enogastronomici salernitani sapientemente proposti della panetteria-salumeria Noschese di Pontecagnano.
Emozioni di Vino
GABRY IGP COLLI DI SALERNO ROSATO AGLIANICO PET-NAT (SOFREE) – Allegria allo stato puro! Un vino frizzante, spumeggiante e fresco, di un intenso profumo fruttato. Al palato ti colpisce per la sua vivacità e per quel suo aroma croccante che non stanca.
Un nettare gioioso, perfetto per una bella rimpatriata con gli amici!
MASSARO IGP COLLI DI SALERNO ROSSO AGLIANICO – Un aglianico caldo, avvolgente che ti colpisce con quei sentori di frutta rossa caratteristici della bacca di origine. Un vino di corpo, ben equilibrato che affascina il palato.
Un purosangue di Aglianico!