Oggi – per voi di Ritmodivino – siamo nel cuore del Sannio, a Guardia Sanframondi (BN). Terra di “janare”, in cui tradizione, religione e magia si mescolano per creare atmosfere uniche. Un luogo in cui vigneti e uliveti la fanno da padrone.
Questa settimana facciamo tappa a Guardia Sanframondi, in provincia di Benevento, nominata “Città del Vino 2019” insieme agli altri comuni che fanno parte del comprensorio Sannio Falanghina.
Ci troviamo, infatti, nell’azienda del signor Armando Iacobucci, “Terre Stregate”. L’azienda prende il nome dall’antica tradizione delle “janare”, le streghe di Benevento.
Come i riti magici che avvenivano – secondo la storia – accanto ad un albero di noce nei pressi del fiume Calore, così oggi – secondo il signor Armando – da questi terreni intrisi di magia nasce un vino che ti ammalia.
Un’azienda al 100% a conduzione familiare, dal governo dei campi alla cura del vigneto fino alla produzione e commercializzazione dei vini.
Quasi l’80% della produzione di “Terre Stregate” è rappresentata dalla Falanghina, seguita dall’Aglianico, dal Greco e dal Fiano. Accanto alla produzione vinicola, comunque, da una decina d’anni l’azienda produce anche olio di oliva.
I vini dell’azienda sono particolarmente rappresentativi del gusto di chi li produce. Il signor Armando – in effetti – ci racconta che per i guardiensi il vino per eccellenza è propria la Falanghina, da bere in qualsiasi occasione e abbinata – praticamente – a qualunque piatto.
Pur avendo una produzione in bottiglia, fedele alla tradizione di famiglia, il signor Armando – come in un rito propiziatorio – continua la vendita del vino sfuso. Si rinnova così – ogni giorno – quel poetico scambio tra produttore e consumatore.
I vini
SVELATO FALANGHINA DEL SANNIO DOP – Falanghina di punta dell’azienda, Svelato nasce dai lussureggianti colli guardiensi. Dal colore giallo paglierino tendente al dorato, è un vino che ammalia con i suoi sentori floreali e fruttati, in particolare quelli di mela.
Al palato è una esplosione di sapori! Vieni – infatti – colpito da una rotondità data dal perfetto equilibrio tra acidità e morbidezza. Caratteristica fondamentale di questa Falanghina è – poi – l’assenza totale di quella nota amarognola che caratterizza, di solito, questi vini.
Una falanghina – espressione della filosofia del produttore – che ti colpisce senza “svelarti” il segreto del suo gusto!
MANENT AGLIANICO DEL SANNIO DOP 2014 – L’Aglianico “Manent”, esattamente come la Falanghina, è un altro dei “figlioli” prediletti della famiglia Iacobucci. Un vino dal colore rosso rubino, che colpisce per i sentori di frutti di bosco e, soprattutto, di liquirizia.
Al gusto si presenta morbido, con tannino levigato e avvolgente. L’opera di affinamento è dovuta all’impiego delle botti di rovere e castagno, nelle quali questo nettare si eleva, dopo un iniziale passaggio in acciaio.
Un vino che – come la Falanghina, premiata con tre bicchieri Gambero Rosso – ha stupito anche il pubblico internazionale.