Abbiamo partecipato al Campania Beer Expo, il salone regionale della birra artigianale organizzato dall’assessorato alle attività produttive della Regione Campania. Un pomeriggio tra prodotti d’eccellenza ed operatori del settore, sorseggiando una delle bevande più intriganti della tradizione
Nella splendida cornice del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, si è svolto lunedì 5 e martedì 6 giugno il Campania Beer Expo, il salone regionale della birra artigianale. L’evento, organizzato dall’assessorato alle attività produttive della Regione Campania , ha riunito operatori ed appassionati di fronte ad una bevanda dalla storia praticamente millenaria.
L’evento è stato organizzato dall’assessorato alle attività produttive della Regione Campania e ha previsto Masterclass, BeerLab e Banchi d’assaggio con circa cinquanta birrifici della regione che hanno raccontato e fatto assaggiare i loro prodotti. Tante le novità e, soprattutto, le sperimentazioni, che noi di Ritmodivino abbiamo potuto raccontarvi in esclusiva, presenti come sempre tra i colleghi della carta stampata e del giornalismo online.
L’incredibile Friary Ale del Microbirrificio Artigianale Incanto
Il primo microbirrificio che incontriamo è il Microbirrificio Artigianale Incanto, di Ignazio Iavarone. L’azienda ha sede a Casalnuovo (NA) e nasce operativamente il 19 marzo 2019 con la realizzazione della loro prima birra “Luna Janca”. Il microbirrificio dispone di una sala cotta da 2,5 ettolitri ed una cantina da 20 e propone birre di stili diversi, soprattutto belghe ed anglosassoni (‘A Mericana e la Freska Freska)
Ignazio è uno sperimentatore e, incontrandoci, ci offre subito un calice di una delle birre che sta catturando l’attenzione di una diversi operatori riuniti attorno al suo banco di assaggio.
Si tratta dell’incredibile Friary Ale, una Birra in stile Blond Ale dal colore dorato, che accanto al fruttato del luppolo offre al palato un aroma terroso e non convenzionale dato dal friariello napoletano (broccolo di rapa o rapino). Ignazio ci racconta di aver realizzato questa birra durante il lockdown del marzo del 2020, quando – durante una cotta – ha deciso di immergere dei friarielli crudi all’interno di una sacca di tela.
Il risultato è una birra rustica ma eccezionale, dal sapore maltato e di caramello ma aromatizzata al friariello, il quale – tuttavia – non è assolutamente invadente ed anzi stimola a nuove sorsate. Una birra perfetta, da abbinare sicuramente ad una pizza con broccoli e salsiccia, ma che saprebbe esaltare il gusto di un buon hamburger ma anche della mozzarella di bufala campana.
Una birra assolutamente da non perdere e che potete richiedere contattando Ignazio al sito internet del suo microbirrificio, all’indirizzo https://www.birrificioincanto.it/
La Magifra N3 Partenopilsner, la birra blu
Accanto al banco di Ignazio troviamo poi gli amici di Magifra, i quali – per celebrare il trionfo del Napoli Campione d’Italia – hanno lanciato la loro Partenopilsner, la birra blu.
Magifra sorge a Vitulazio, in provincia di Caserta, e nasce dalla passione di 2 imprenditori e 2 mastri birrai i quali – da gennaio 2023 – hanno iniziato a sperimentare vari pigmenti naturali per fornire alla birra una colorazione azzurra. I proprietari del birrificio, tifosissimi del Napoli, ci hanno confessato che già a gennaio credevano nello scudetto azzurro, e mentre attendevano che il sogno si realizzasse, hanno lavorato giorno e notte per creare un prodotto celebrativo ma comunque d’eccellenza.
La colorazione della birra è dovuta all’Erioglaucina, un colorante naturale che non intacca la qualità della birra e che si è rivelato più adatto dell’Alga Spirulina nell’obiettivo di mantenere tutte le caratteristiche organolettiche della birra, senza alterarne il gusto.
Il risultato è una birra a bassa fermentazione e di corpo leggero, fresca, pulita e rinfrescante.
La Masterclass di Luciano Pignataro
Dopo l’assaggio della N3 passiamo al piano superiore del Museo per seguire la Masterclass diretta da Luciano Pignataro.
La Masterclass propone l’abbinamento tra la birra e la pizza, sorta di matrimonio indissolubile fra due prodotti d’eccellenza e prevede un assaggio dell’ottima pizza di Giuseppe Pignalosa, il quale gestisce la pizzeria “Le Parule” ad Ercolano.
Giuseppe propone la sua pizza fritta rivitalizzata al forno in versione Montanara – ossia con pomodoro e mozzarella. La pizza fritta non è un prodotto di facile abbinamento, dal momento che la frittura richiede una certa forza “pulente” della birra che si sceglie in pairing proprio allo scopo di ridurre l’inevitabile untuosità del prodotto.
La competenza di Giuseppe Frulio, sommelier della birra presente all’evento, propone però sei ottime birre dei produttori presenti all’evento, i quali esaltano la pizza di Giuseppe e si fanno apprezzare per il loro gusto e per la loro qualità.
Assaggiamo dunque:
- N’Artigiana del Birrificio Artigianale Napoletano. a bassa fermentazione, con schiuma bianca e compatta e aromi fruttati
- Nunenapols di Okorei Microbirrificio Artigianale, limpida e con gradevoli note maltate
- 4 Stagioni di Birrificio Artigianale Incanto, secca e con una parte dolce attenuata da lieviti molto attivi nei processi fermentativi
- Ligia, una Italian Grape Ale del Birrificio Sorrento, ambrata e con schiuma sottile, con note di zagara
- AUF, di Skapte Handcraft Beer, stile tedesco, agrumata e proposta in esclusiva nazionale
- Pisacane, del Microbirrificio Artigianale 84030 di Sanza, ad alta fermentazione, non pastorizzata, con sentori erbacei e agrumati
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